Abbiamo portato in TV la cultura ladina e l’orgoglio contadino
Mai ci saremmo immaginati di essere scelti, quando Melaverde ha contattato Trentino Marketing, l’Apt della Val di Fassa e la Strada dei Formaggi cercando la storia di una famiglia trentina che gestisce un maso di montagna e vende i suoi prodotti.
La conduttrice di Melaverde, Ellen Hidding, è venuta a trovarci in primavera e siamo stati i protagonisti della puntata andata in onda il 5 giugno 2022 su Canale5.
Da più di 20 anni, Melaverde racconta delle eccellenze italiane trattando temi legati alla tradizione e alle culture locali. Proprio con la puntata del 5 giugno il programma ha raggiunto il Record Storico con il 20.22% di share e 4.164.000 contatti. (fonte: Wikipedia)
Il giorno delle riprese
Ellen e la troupe televisiva sono arrivate la mattina presto con il copione già pronto per raccontare in una giornata di riprese come funziona un’azienda agricola multifunzionale di montagna a gestione familiare. Per noi è stata la prima volta, non avevamo idea di come sarebbe andata e cosa ci avrebbero chiesto. L’emozione e l’agitazione dei primi ciak però hanno lasciato presto il posto alla voglia di farci conoscere e raccontare delle nostre scelte consapevoli.
È stato Alessandro a rompere il ghiaccio raccontando ad Ellen delle nostre mucche di razza grigio alpina e delle capre pezzate mochene, di come facciamo i formaggi biologici con il latte fieno crudo e dei nostri insaccati.
Abbiamo scelto di allevare razze autoctone in via d’estinzione e di produrre meno, ma di produrre meglio rispettando l’ambiente, l’economia e le persone.
Questi sono anche i principi di Slow Food ed è seguendo questo modello che produciamo il miele biologico di fiori di montagna “Miel da Ciasa” e di alta montagna “Miel da Mont”, una rarità Presidio Slow Food. Io e mio papà Luigi con la tuta da apicoltori raccontiamo davanti alle telecamere che i miei genitori si sono conosciuti al Rifugio Flora Alpina grazie alle api e che per fare il Miel da Mont portiamo le 30 arnie più forti in montagna a 1900 metri di quota.
Sempre con me la troupe si è spostata dal nostro orto biologico di montagna all’osteria contadina per capire come produciamo le confetture, le verdure e le bevande fermentate. La fermentazione è una tecnica antica di conservazione degli alimenti ecologica ed artigianale. Ed è proprio qui che parlo del nostro rapporto con la natura e di cosa significa essere custodi del territorio e della cultura ladina.
Maggio è il mese del tarassaco ed Ellen ne ha raccolto un po’ con mia mamma Flavia. Con i fiori di questa pianta depurativa ci facciamo lo sciroppo per la tosse, ma anche creme e tisane con altre erbe e fiori selvatici. La passione per le erbe officinali di mamma viene da lontano ed è un patrimonio culturale delle donne di un tempo che cercavano nella natura dei rimedi contro i mali di stagione.
La puntata si chiude con Matteo, il cuoco della nostra Osteria Contadina che prepara un orzotto con tarassaco e ragù bianco di vitello e yogurt al latte fieno e una insalatina di tuberi, erbe spontanee e fiori.
Cosa ci ha insegnato la TV
Per noi è stato molto strano e altrettanto interessante vedere e capire come funziona il mondo della televisione. È un mondo molto diverso dal nostro, fatto di cliché e luoghi comuni, ma che è servito per guardarci da un altro punto di vista e metterci in discussione.
Abbiamo capito che non è poi così scontato falciare il fieno dei nostri prati biologici a mano per le nostre vacche autoctone, portare le api in montagna per produrre un miele raro e prezioso, vendere formaggi, salumi e conserve che rispettano il territorio e le tradizioni della cultura ladina, organizzare percorsi culturali in agritur per fare conoscere ai nostri ospiti quanto è importante vivere in simbiosi con la natura.
Grazie a questa giornata da attori ci siamo ricordati una volta in più di quanto siamo legati alla nostra terra. Noi siamo contadini di montagna. È la vita che abbiamo scelto, a volte dura e faticosa, ma è quella che ci riempie di orgoglio e che dà un senso alla nostre giornate.
