Sostenibilità ambientale, alimentare ed energetica: un atto d’amore verso di noi e Madre Natura
Le Dolomiti di Fassa sono uno spettacolo vivente.
Mese dopo mese le cime e i boschi si tingono di colori e atmosfere diverse. C’è sempre tanto da fare, vedere, assaporare. Turista o abitante, per chi davvero ama la montagna queste valli e questi pendii sono un paradiso, un mondo a sé, che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio Naturale dell’Umanità.
Se già ci conosci, sai che a Ciasa dò Parè abbiamo a cuore ogni sasso, ogni foglia, ogni creatura che respira sulla nostra terra, e che ci sentiamo parte, non padroni di questo “tutto”.
Siamo eredi di una cultura contadina secolare, custodi di una natura che oggi, ancora più che in passato, ha bisogno di cura e protezione. L’espressione di questo sentimento la puoi ritrovare in ogni gesto del nostro lavoro e della nostra accoglienza.
Scelte concrete che fanno stare bene, prima di tutto noi.
Aggettivi come ecofriendly, sostenibile, biologico di questi tempi sono ovunque, talmente presenti da suonare abusati. Più diventano moda, più perdono significato, risultando qualche volta persino irritanti. Alle parole, noi preferiamo le testimonianze concrete. E già dai primi anni ’90 abbiamo seguito pratiche di risparmio energetico e di contenimento di emissioni di CO2 per una gestione consapevole delle risorse che fa star bene prima di tutto noi.
L’osteria è riscaldata dalla centrale termica a pellet ottenuto da scarti di legno naturale, una biomassa a emissioni zero, considerato che durante la combustione del legno viene liberata solo la quantità di CO2 che l’albero ha assorbito dall’atmosfera nel suo ciclo di vita. Sul tetto abbiamo installato i pannelli fotovoltaici e termici. Il risparmio energetico è importante: 70% in estate e 30% in inverno.
Il calore di una cucina laboriosa.
La cucina, con le sue attività, emana calore, di cui beneficia tutto lo spazio del ristorante, coibentato e costruito anticipando le direttive del protocollo CasaClima, un pilastro del piano Energia Alto Adige 2050 per l’efficienza energetica e la tutela del clima. In questo modo lavoriamo senza sprecare energia termica e spesso, persino d’inverno, possiamo permetterci di tenere spenta la caldaia. Certo, quando fuori la temperatura scende a meno 25… una bella “svampezada” tocca darla!
Quanto all’elettricità, la compriamo dal Consorzio elettrico di Pozza, che la produce da fonti idroelettriche, dunque rinnovabili. Usiamo poi materie prime locali, sia in cucina sia nell’allevamento: troviamo quasi tutto nei nostri campi e orti, oltre che dal foraging nei prati e nei boschi qui intorno. Evitiamo così l’acquisto di insaporitori e prodotti di sintesi. Quello che non produciamo noi lo acquistiamo in Trentino e in Italia, riducendo al minimo il trasporto su gomma.
I nostri vitelli crescono a latte materno mentre i capi adulti, finita la stagione in malga dove pascolano liberamente, li alimentiamo a fieno e pannelli di semi di mais. Questo mangime naturale è un residuo della lavorazione del granturco, fonte proteica a basso contenuto di grassi, ottimo per l’alimentazione dei bovini. Il siero del latte lo recuperiamo invece per le galline. Nella nostra azienda agricola cerchiamo sempre di dare il meglio ai nostri animali, senza incidere sulle risorse alimentari destinate all’uomo. Tutto funziona così a Ciasa dò Parè.
Raccogliere è un’arte, non solo nei prati e nei boschi.
Siamo raccoglitori in tutti i sensi: non solo di fiori ed erbe di campo, ma anche… nella differenziata! In questo siamo pionieri da generazioni. È molto difficile che qualcosa vada perduto se può essere riusato: abbiamo una frazione residua di rifiuti non riciclabili davvero irrisoria. Questo significa meno spostamenti a motore per lo smaltimento, quindi meno emissioni di CO2.
Abbiamo imparato a trasformare ogni cosa. Anche le parti di prodotto meno nobili, come le bucce della frutta per le marmellate, possono diventare qualcosa di squisito, come grappe, succhi e fermentati.
Un atto d’amore verso la natura
Chi viene a Soraga in agritur di solito condivide il nostro modo di vivere e di sentire; perciò trova qui, insieme a una pausa di relax, anche un’esperienza attiva di comunione con questi luoghi, da cui si torna tonificati nei polpacci e nello spirito.
A volte ospiti e turisti ci chiedono suggerimenti per contribuire in prima persona alla sostenibilità ambientale. Siamo gran lavoratori, persone semplici che si impegnano tanto nel proprio mestiere e non amano salire in cattedra. A volte basta poco. Fare le vacanze nelle nostre valli ladine, esplorarle a piedi o in bicicletta, scegliere ristoranti e agritur bio che lavorano con la nostra stessa passione, sono già di per sé un atto di amore verso la natura.
E poi, da una vacanza così si torna più sensibili e attenti negli acquisti, nei consumi, negli spostamenti, in tutti quei gesti di ogni giorno che, per quanto semplici, contribuiscono a ridurre l’impatto dell’uomo sulle risorse naturali.
Se ciascuno di noi fa la sua parte, tutti insieme possiamo fare la differenza!