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Autunno in montagna in Val di Fassa, è tempo di novità

Di natura, pace e vicinanza

C’è il sole oggi mentre ti scrivo. Guardo le cime delle Dolomiti già piene di neve, il cielo è azzurro, i toni caldi dei larici mi emozionano vicino al verde intenso degli abeti. Le mucche e le capre sono tornate a casa dall’alpeggio estivo e pascolano nei nostri prati brulli, con l’aria frizzantina del mattino e il sole tiepido del pomeriggio. Ci sono anche Tender, Belinda e Kmel, tre vitellini arrivati da poco.

L’autunno. C’è a chi piace e a chi mette malinconia. Passata la vitalità dell’estate, per molti segna il ritorno alla vita frenetica di sempre e ci dimentichiamo che vivere in simbiosi con la natura ci insegna che ogni stagione può regalarci qualcosa, se siamo pronti ad ascoltarla.

In autunno in montagna c’è silenzio. Ed è in questi spazi naturali che finalmente troviamo la calma per rigenerarci e ritrovare noi stessi.

È il tempo migliore per entrare nel bosco ad ascoltarlo; per perdersi e ritrovarsi e ripartire con nuova energia.

In questi mesi in fondo è bello anche godere della giornate di pioggia per stare in casa e riposare guardando la natura che cambia colore. In questi attimi di quiete do alle idee lo spazio per nascere e arrivano nuovi progetti.

Così come la natura, anche noi ci prepariamo ai rigori invernali. È tempo per fare ordine, pulire, manutenere e per mettere al riparo gli attrezzi da lavoro prima che nevichi o ghiacci. In questi giorni stiamo organizzando anche la dispensa. Dall’orto raccogliamo le patate e col cavolo cappuccio prepariamo i crauti. Con le mele, le pere e le zucche invece facciamo le conserve. Ogni giorno lavoriamo in stalla e ci prendiamo cura dei nuovi arrivati.

Con loro aumenta la produzione del latte nobile che usiamo per preparare i nostri formaggi a latte crudo biologico con fermenti autoprodotti. 

Il “Nostrano Dò Parè”, il nostro cavallo di battaglia, è un formaggio tradizionale stagionato che sta riposando nella cantina di roccia. Grazie ai batteri del latte crudo, durante la stagionatura si sviluppano caratteristiche organolettiche uniche che poi si perfezionano nell‘affinamento in grotta.

Nel frattempo continuiamo la produzione di formaggi freschi per le festività, degli affinati dal gusto esclusivo e stiamo sperimentando anche qualche leccornia in edizione limitata.

I racconti dalla Ciasa

Anche questo nuovo spazio, quello dei racconti dalla Ciasa, è nato proprio in autunno.

Serve per raccontarti meglio chi siamo e quello in cui crediamo, ma serve anche per spiegarti cosa puoi imparare durante una fattoria didattica e come nasce un prodotto genuino che rispetta l’ambiente e le persone. Parliamo di passione per la terra, di rispetto delle tradizioni montane e di orgoglio contadino. 

Ti raccontiamo anche che Tender è figlio di Tea ed è nato nel prato, che Belinda è figlia di Blonde e che Kmel è arrivato il 20 di ottobre ed è figlio di Katy. Qui o su Instagram, potremmo chiederti di aiutarci a trovare il nome del prossimo vitellino che inizi con la stessa lettera del nome della madre. 

E tu puoi sempre scriverci se hai delle curiosità o se ti interessa sapere cos’è davvero il latte nobile e del perché falciamo il fieno ancora a mano. Potrebbe essere l’argomento della nostra prossima lettera.

Restiamo in contatto

Sì, è un momento storico particolarmente complicato ma dalle difficoltà si impara sempre qualcosa. Anche questo ce lo insegna la natura. Non sarà facile mettersi in viaggio e probabilmente dovremmo stare lontani per un po’.

Nel frattempo proviamo a scaldarti il cuore con questi racconti e le nostre newsletter mentre leggi di montagna e di natura immaginando la tua prossima vacanza in Val di Fassa.

Se ancora non lo hai fatto, puoi iscriviti alla nostra newsletter. Consegniamo una volta al mese e dentro ci trovi il nostro modo di vivere in simbiosi con la natura.

A presto e buon autunno, 

Alessandro